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«Da oggi parte il conto alla rovescia. Ancora uno sforzo e avremo vinto: la Tav in val Susa non si farà ! Infatti entro il 20 luglio il governo italiano dovrà presentare non solo una proposta definitiva per la Tav – ha dichiarato Vittorio Agnoletto alla conclusione del voto con il quale il Parlamento Europeo ha approvato i finanziamenti per le reti transeuropee di trasporto – ma dovrà anche dimostrare di aver ottenuto tutte le approvazioni necessarie dagli enti locali e dagli organismi territoriali: obiettivo irrealizzabile!»
«Dove sono i soldi? Altro che discussioni sul tesoretto! Prodi per finanziare la Tav dovrebbe tagliare di 16 miliardi le spese sociali. Ipotesi incompatibile con un governo di centrosinistra, a meno che non abbia scelto di suicidarsi! – continua Angoletto – Infatti il costo complessivo dei 30 progetti finora selezionati è stimato in circa 250 miliardi di euro, ma la disponibilità finanziaria per il periodo 2007-2013 è di soli 8 miliardi. L' Ue dovrà quindi individuare delle priorità che potranno comunque essere finanziate in modo estremamente limitato. Anche nella migliore delle ipotesi alla Torino-Lione, qualora fosse tra i progetti selezionati, non sarebbe comunque destinata una cifra superiore ad 1 miliardo. I soldi non ci sono!»

«L'unica alternativa possibile è quella da sempre sostenuta dai comitati della val Susa: nessun tunnel ma solo il potenziamento della linea ferroviaria attuale. Una proposta ampiamente in grado di soddisfare la prevista crescita del trasporto su rotaie, senza danneggiare l'ambiente, né mettere a rischio la salute. L'unica proposta – ricorda l'europarlamentare – che consente di ottenere un finanziamento dignitoso dall'Europa, di abbattere del 90 per cento i costi a carico dello Stato italiano, di soddisfare le valutazioni d'impatto ambientale previste dall'Ue. Un progetto in linea con il programma elettorale dell'Unione che non parlava di Tav ma di progetti fondati sul consenso delle popolazioni»

«Ci aspettano due mesi decisivi nei quali sarà importante mantenere una forte capacità di mobilitazione – ha concluso Agnoletto – Dopo anni di lotta pacifica e di massa la popolazione della val Susa può vincere».

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