Pianura Padana come Bombay

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ROMA – Il Nord Italia ha un traffico equivalente a quello di una megalopoli, una Bombay in movimento su quattro ruote. In 20 anni sono raddoppiati i chilometri di percorrenza e la Pianura Padana è diventata un'unica gigantesca città. E' questa la fotografia scattata da un dossier del Wwf intitolato "Nord Italia", in vista della domenica di stop del traffico, domenica 25 febbraio, dell'intero nord Italia. Stop che, secondo un sondaggio svolto da Legambiente, è visto con favore dalla stragrande maggioranza degli italiani: ben l’83% è convinto che il blocco sia una decisione giusta in una situazione di emergenza smog ormai cronica, anche se il 62% non pensa che sia una misura sufficiente per risolvere il problema. LA CITTA' DIFFUSA – Il traffico ha cancellato i confini regionali. Nella Pianura Padana è nata infatti la "città diffusa" con 20 milioni di persone, tanti quanti sono gli abitanti di Bombay, che percorrono 20 km in media al giorno (nel 1980 erano 10) e 16.000 km all'anno (il doppio rispetto al 1980) su un'area urbana e sub-urbana di 30 mila kmq (con una densità di 650 abitanti a km) pari ad un quarto del Nord Italia.

TAGLI ALLE FERROVIE – Il problema è che mentre gli investimenti su strade e autostrade continuano a crescere (con un + 25% in dieci anni) quelli nella ferrovia subivano un taglio progressivo (-2% in dieci anni) provocando ingorghi e code sulle strade, inquinamento e conseguenti malattie respiratorie. Il tasso medio di motorizzazione nell'Italia settentrionale è cresciuto di oltre il 50% (da 380 a 585 autovetture ogni 1000 abitanti), ma contemporaneamente i passeggeri sulla ferrovia sono aumentati solo del 13%.
INQUINAMENTO: + 71% RISPETTO AL 1980 – Le emissioni di CO2 – il

principale gas serra – dovute al traffico autostradale ammontano a 66 milioni di tonnellate l'anno con un incremento nel 2000, rispetto al 1980, del 71%. La megalopoli padana include il Piemonte centrale intorno a Torino, l'area metropolitana milanese e il Pedemonte lombardo, l'area veronese e il fondovalle dell'Adige tra Trento e Bolzano, l'area centrale veneta (intorno a Vicenza, Padova, Venezia-Mestre e Treviso) l'area triestina e udinese, l'intero asse della via Emilia da Piacenza a Rimini, il litorale ligure. Nel 1951 i 21 milioni di abitanti del Nord Italia vivevano ancora in prevalenza all'esterno delle aree urbane, mentre gli attuali 25,3 milioni di abitanti si sono sempre più concentrati in aree urbane e sub-urbane, alimentando la città diffusa sino alle zone pedemontane consumando paesaggio e territorio.

LE PROPOSTE DEL WWF – Contro questa emergenza e in occasione del blocco auto del 25 febbraio, il presidente del Wwf Fulco Pratesi ho scritto ai Presidenti delle Regioni del Nord proponendo 10 interventi strutturali e 20 azioni concrete per governare la mobilità nella megalopoli padana. Tra queste compaiono l'uso dei motori a metano e ibridi, l'incentivo dell'efficienza con veicoli più piccoli e leggeri, la pianificazione territoriale, la riorganizzazione radicale della rete del trasporto pubblico passeggeri, il ripensamento dell' assetto dei servizi logistici, il potenziamento dei nodi di interscambio, il rafforzamento dell'innovazione logistica e ilpotenziamento della rete ferroviaria.

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One Response to Pianura Padana come Bombay

  1. Maurizio Formento says:

    In compenso per risolvere il problema della mobilità della pianura i presidenti di Lombardia e Piemonte ed il Ministro Di Pietro propongono di costruire nuove autostrade e la rete ferroviaria ad alta velocità indirizzando le già scarse risorse publiche verso investimenti che non risolvono il problema dell’inquinamento come la TAV o che spingono il modello di sviluppo nella stessa direzione che è stata seguita in questi ultimi anni con i risultati che abbiamo visto.

    Viene da chiedersi che senso abbia sottoscrivere il protocollo di Kyoto se poi le emissioni di gas serra in questi ultimi due anni anzichè ridursi come previsto siano aumentate del 12,5%.

    Non c’è che dire proprio un bel lavoro

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