Gronda?

L'ennesimo caso di infrastruttura calata dall'alto…

Levate (BG) – Non si dà per vinto Vincenzo Marchetti, sindaco di Levate. Il territorio del suo comune sta per essere letteralmente "affettato" dalle nuove infrastrutture (con in testa la nuova gronda ferroviaria Bergamo-Seregno) e lui prosegue per salvaguardare le oasi verdi interessate dal progetto.

"Nell'area Dalmine-Zingonia il problema non è la mobilità, ma la vivibilità",dice. A parere del sindaco gli attori del processo di pianificazione infrastrutturale sarebbero poco interessati al verde, tando da smentire le affermazioni dell'assesore regionale all'ambiente Marco Pagnoncelli, secondo il quale la Regione non avrebbe avuto nessuna responsabilità nella scelta del tracciato: "Hanno espresso parere favorevole nel luglio 2004". "Fatta nel 2005 la delibera del Cipe, ho scritto alla Regione chiedendo di illustrare il progetto alle amministrazioni". A quanto pare, quel che si sente di più è la mancanza di attenzione da parte delle istituzioni superiori: "Ho scritto a Prodi, a Di Pietro, a Pecoraro Scanio, a Rutelli, a tutti i parlamentari bergamaschi, a Formigoni, ai consiglieri regionali, alla Provincia – dice Marchetti – Ha risposto solo Giacomo Stucchi della Lega" . "Sono state convocate delle riunioni nel maggio 2005 e nell'ottobre 2006 – racconta – Da allora, chi s'è visto s'è visto". Finchè non è apparsa la dichiarazione del ministro delle Infrastrutture Antonio di Pietro sulla volontà di consegnare entro il 2008 il progetto definitivo al Cipe. A quel punto, è stato presentato il documento unitario degli otto comuni dell'area. Marchetti ha molti dubbi anche a proposito del tavolo di discussione sulle aree più "delicate" toccate dalla gronda annunciato da Pagnoncelli: "Finora non c'è stata nessuna convocazione – Abbiamo ricevuto due visite dei tecnici del Pim (Centro studi per la programmazione intercomunale dell'area metropolitana): abbiamo mostrato loro il territorio sottoponendo le nostre perplessità". Poi, il silenzio: "Non sappiamo che esito abbiano avuto i nostri rilievi", sottolinea Marchetti. Intanto, si aspettano le reazioni delle istituzioni alla dura presa di posizione dei comuni dell'area. 

 

 

 

 

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